APR sempre più autonomi, economici e semplificati nell’uso hanno avvicinato un numero crescente di persone al mondo del volo e aperto prospettive di lavoro sino a poco tempo fa impensabili. Questo ha richiesto un enorme sforzo da parte di quanti, proiettati nel mondo dell’aeronautica, hanno dovuto integrare in un settore strutturato per procedure, nuovi percorsi di formazione e addestramento finalizzati all’uso in sicurezza di questa particolare categoria di AEROMOBILI, e che conferiscono a coloro che li usano il titolo di PILOTA IN COMANDO.

Per poter condurre in sicurezza, questi strumenti, il Legislatore attraverso i suoi organi ha creato una struttura e un percorso chiari, conferendo ai Centri di Addestramento la facoltà di rilasciare per conto dell’Autorità dei titoli con valore di legge.
Il percorso formativo prevede il coinvolgimento di figure professionali e infrastrutture adeguate che devono portare l’allievo a gestire in sicurezza il velivolo durante tutte le fasi operative. Per testimoniare il proprio impegno alla scrupolosa osservanza delle norme vigenti, i Centri di Addestramento affiliati ad ASSORPAS hanno deciso di dotarsi di un codice etico di condotta che obbliga gli aderenti a:

  • dichiarare fiscalmente tutti gli introiti,
  • svolgere nella sua interezza il piano di formazione previsto dall’Autorità,
  • fornire all’allievo un addestramento pratico individuale di almeno 4 ore effettive di volo (preferibilmente in doppio comando), dotandolo di un APR assicurato e registrato secondo Regolamento in vigore.

Con la ripresa delle attività post COVID-19, stiamo purtroppo assistendo ad un ritorno del degradante fenomeno di rincorsa al cliente tramite un costante ribasso dei prezzi dei corsi per la formazione dei piloti di APR.
Ferma restando la liceità della libera concorrenza e nel rispetto della capacità di ogni azienda di strutturare il proprio business, vorremmo tuttavia richiamare tutti al RISPETTO DELLE REGOLE COMUNI, che sono prima di tutto salvaguardia per gli allievi, che possono trovarsi inconsapevolmente coinvolti in operazioni illecite (con potenziali risvolti anche di natura penale) ma soprattutto a divenire operativi senza avere una solida formazione alle spalle. Questo comunicato stampa vuole essere quindi un appello ai futuri piloti: PRETENDETE dai Centri di Addestramento quanto previsto dall’attuale normativa, con particolare riferimento ai punti che seguono:

  • l’allievo deve essere sottoposto ad una valutazione iniziale per verificare che abbia reali capacità di pilotaggio a livello elementare; la quantificazione delle reali ore di addestramento pratico necessarie è un passaggio successivo a questo accertamento;
  • l’allievo deve frequentare un corso composto da:
    • 10 ore di lezione teorica e
    • almeno 4 ore di formazione pratica individuale con un istruttore qualificato (da intendersi come ore effettive di volo e non mera presenza in campo);
  • l’addestramento pratico deve svolgersi all’interno di strutture idonee allo scopo, provviste di assicurazione e riconosciute da ENAC (la lista dei campi volo autorizzati è pubblica);
  • al termine del percorso formativo l’allievo deve superare uno skill test con un Examiner riconosciuto da ENAC, che deve verificare le capacità del pilota seguendo una check list prevista dalla normativa.

Alcune considerazioni meno formali a conclusione di quanto scritto.
Come in ogni settore, anche in quello della formazione dei piloti emergono da parte dei potenziali allievi due esigenze non sempre conciliabili: la ricerca del prezzo migliore e quella della qualità. Si tratta di un conflitto che, se portato oltre limiti ragionevoli, è senza soluzione. Al di sotto di un valore minimo, che cioè consenta di sostenere le spese di esercizio di un CA non possono esserci servizi di qualità sufficiente a preparare un pilota.
La valutazione del prezzo cui vendere un corso è onere dell’azienda che lo propone ma, ai potenziali allievi chiediamo, operando in regola:

  • quanto paghereste un istruttore di volo ed uno di teoria?
  • secondo voi qual è il costo mensile di un campo volo?
  • quanto può costare un’assicurazione RC che copra campo, allievi e istruttori?
  • quanto costano i mezzi usati nell’addestramento, il loro consumo, le batterie e la loro assicurazione?
  • quanto può costare avere una decente visibilità sui media in che consenta di organizzare una efficace
    proposta commerciale?
  • e, infine, secondo voi, tutto questo viene coperto da poche centinaia di euro ad allievo?

Fatte queste considerazioni, ai futuri allievi (e futuri colleghi) chiediamo di riflettere sul fatto che la soluzione per un corretto mercato dei prezzi non è la ricerca del valore più basso, ma di garantire una buona qualità del servizio ed una corretta retribuzione del lavoro svolto nel rispetto degli obblighi di legge. Quando un corso viene offerto a valori troppo bassi, forse non state comprando quello che pensate.
Ai tanti colleghi dei C.A. che lavorano onestamente e che si sono lasciati trascinare in una corsa al ribasso, proponiamo invece di fare rete, perché, sulla lunga distanza, queste politiche hanno un esito obbligato: la chiusura dei centri minori in favore di soggetti con pochi scrupoli professionali.
Ad ENAC infine rivolgiamo la richiesta di un incontro urgente, per creare una comunicazione continua su tutti gli argomenti che tendono a minare la stabilità del comparto della formazione.


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