Si è da poco concluso un anno molto difficile e ricco di cambiamenti per il settore dei droni, e per questo il 2021 non può che iniziare carico di aspettative e di novità attese per il rilancio del mercato. Intanto ASSORPAS si avvicina al suo decimo anno d’età e le elezioni confermano l’intero Consiglio Direttivo uscente.
Di fronte a questi grandi cambiamenti esterni sostenuti però da importanti elementi di continuità interni all’associazione, ci è sembrato il momento giusto per fare il punto della situazione con Nicola Nizzoli, Presidente di ASSORPAS. Con lui abbiamo fatto un primo bilancio sul lavoro svolto fin qui, sugli obiettivi raggiunti e su quelli che sono ancora da perseguire. Abbiamo poi volto lo sguardo in avanti, verso le novità che il nuovo anno riserverà al mondo dei droni.

Quando nasce ASSORPAS e con quale scopo?
ASSORPAS nasce nel dicembre 2012 con l’intento di diventare l’associazione italiana di riferimento per tutte le componenti del settore droni. L’obiettivo era quello di creare un ambiente comune per il proficuo sviluppo del mercato dei droni, ed essere allo stesso tempo per gli enti e le istituzioni preposte, un interlocutore unico con cui relazionarsi.

A chi si rivolge ASSORPAS? ASSORPAS si rivolge a tutte quelle entità che operano nel mercato dei droni: produttori di hardware e software, costruttori di sensori e componentistica, operatori, piloti, centri d’addestramento e a tutte quelle società di servizi connesse al settore. Da quest’anno inoltre ASSORPAS avrà nuovi interlocutori: il primo è ENAV, che finora aveva un ruolo marginale di interazione col settore, ma che adesso con D-Flight è invece molto forte; e poi c’è EASA, che attraverso il nuovo regolamento europeo diventa un interlocutore centrale al pari di ENAC.  

A quasi 10 anni dalla sua nascita, quali sono i principali risultati raggiunti dall’associazione? E dove invece c’è ancora da lavorare?
Quando tre anni fa ebbe inizio l’ultimo mandato del Consiglio direttivo di ASSORPAS, il primo obiettivo era quello di associare il maggior numero di operatori economici e singoli dipartimenti del settore, e avere maggior peso a livello di rappresentanza anche attraverso l’ingresso di grandi aziende. Il secondo obiettivo era poi quello di aumentare il livello di presenza ai tavoli istituzionali. A tre anni di distanza possiamo dire che alcuni di questi obiettivi sono stati raggiunti, altri solo parzialmente. La rappresentanza è infatti numericamente ancora bassa rispetto ai numeri del settore, nonostante abbiamo tra i nostri soci tutte le componenti del settore. Allo stesso tempo però, ASSORPAS ha sempre di più assunto un ruolo da protagonista ai tavoli istituzionali, al quale abbiamo affiancato una ricchissima attività di formazione e informazione durante tutti gli eventi più importanti del settore. Infine, abbiamo avuto l’ingresso tra i soci di 3 S.p.A. dei settori dell’industria e dei servizi, che mostrano come l’associazione sia diventata anche un interlocutore per grandi aziende.

Si sono da poco svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di ASSORPAS, dove è stato confermato nella sua totalità il Consiglio uscente. È il segno del buon lavoro svolto in questi anni?
Certamente, ma si tratta anche della consapevolezza che 3 anni sono pochi per la realizzazione del piano che avevamo in mente, e la conferma del Consiglio è un atto di fiducia da parte dei soci, una spinta per proseguire nel percorso intrapreso.

Si è appena concluso un anno molto difficile a causa della pandemia. Come ha affrontato ASSORPAS quest’anno così duro e particolare?
Il 2020 è stato senza dubbio un anno di forti cambiamenti, in particolare per due motivi: primo, le novità normative che hanno coinvolto il settore e tutta la filiera, con una rivisitazione dei ruoli e delle regole finora note; secondo, la pandemia di Covid-19, che ha prodotto cambiamenti in senso assoluto, a partire dalla nostra quotidianità, per non parlare delle difficoltà di mercato createsi nel settore. ASSORPAS ha cercato di mantenere viva la fiamma dell’interesse, sfruttando anche la grande attenzione dei media all’uso dei droni durante il primo lockdown. Inoltre, abbiamo sempre spronato gli operatori a continuare a credere in questo settore, convinti che il 2020 fosse solo un anno difficile e transitorio. Infine, ci siamo adattati alle necessità del tempo e abbiamo migrato tutta la comunicazione e gli incontri su sistemi e piattaforme informatiche. Sono state numerosissime le riunioni, i tavoli tecnici e gli eventi a cui abbiamo partecipato in forma remota. Insomma, abbiamo cercato di portare normalità e tranquillità nel settore, nonostante le anomalie che ci hanno investito.

Inizia un anno, il 2021, carico di aspettative sotto vari punti di vista. Quali sono le novità e gli obiettivi di ASSORPAS per il nuovo anno?
Il primo obiettivo è quello di allargare la base sociale, fattore importantissimo per qualsiasi associazione, per ottenere maggior potere di rappresentanza. Questo inoltre permetterebbe di ridurre ulteriormente le quote associative e gravare meno sugli associati. Il secondo obiettivo riguarda il processo già avviato di internazionalizzazione dell’associazione: vogliamo entrare in network europei al fine di lavorare sulle esigenze comuni che emergono nei Paesi Membri e rafforzare la nostra presenza internazionale. Terzo, continuare a presidiare tutti i tavoli tecnici con gli enti governativi di riferimento, sfruttando la nuova modalità di interazione sociale (web e video conferenze, ndr) e organizzando una serie di seminari formativi e informativi per gli associati.

Infine, veniamo al mercato dei droni. Quali sono le principali novità che intravedi per il 2021?
Una delle novità principali riguarda il trasporto, sia di merci sia di persone, che appare sempre più come un’applicazione di interesse della grande industria. E se la grande industria si muove in questa direzione è perché individua un mercato. Un altro aspetto riguarda la sicurezza, dove prevedo notevoli sviluppi. Per fare un esempio: i droni possono essere una telecamera volante e non più fissa; possono integrare vari sensori per il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo. Immaginate una folla di persone in movimento che entra ad esempio allo stadio per un evento sportivo o un concerto: con i droni sarà a breve possibile rilevare la temperatura corporea di queste persone e aumentare così i livelli di sicurezza di questi eventi.


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