Il caldo, si sa, può essere molto pericoloso. Se ne parla da anni, i colpi di calore fanno perdere lucidità.
Questa è l'unica plausibile motivazione che troviamo all'ennesima occasione mancata per fare le cose in modo funzionale e ottimale, come ci si aspetterebbe da parte dei due enti che in Italia gestiscono e normano il settore APR.

A volte si dice: basta poco, che ci vuole. In effetti questo poco sembra spesso essere irraggiungibile: la recente evoluzione del portale D-Flight ne è un chiaro esempio.

Intanto la scelta infelice del tempismo: sarebbe bastato aspettare il periodo invernale, noto momento di pausa - causa meteo - dei servizi con APR, per lanciare e sperimentare con calma la nuova piattaforma D-Flight. Non riteniamo accettabile, da parte di due enti così importanti, il non essere in grado di garantire continuità a un servizio essenziale e, parallelamente, imporre scadenze improrogabili così ristrette e retroattive, senza poi essere in grado di far funzionare le cose.

Citiamo "I QR-code rilasciati gratuitamente a titolo sperimentale fino alla data del 31 luglio 2018 non saranno considerati validi". Molto interessante ... soprattutto considerato che la piattaforma, complicatissima e assolutamente NON orientata all’utente, presenta diversi problemi.
Funziona male, parzialmente, si riscontrano tempi troppo stretti per la registrazione, dopo i quali scade la sessione, non è indicata una procedura corretta, sono presenti acronimi nuovi e non coerenti con quelli del Regolamento (es. FCS e GCS), mappe incomplete o errate, mappe “inutilizzabili”, campi con limitazioni prive di descrizione ed errori di compilazione non segnalati in modo esplicativo ... a poco porta andare oltre.

Capiamo che il buon senso non sia necessariamente un bene comune, ma troviamo inadeguato lanciare una nuova piattaforma senza preavvisare, anche con una banale e-mail, gli utenti che stanno per essere cancellati e crediamo sia grave ed inaccettabile che un servizio pubblico non garantisca continuità soprattutto se mandatario a norma di regolamento ENAC.
Un cambiamento di questa portata avrebbe beneficiato moltissimo del maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria, cosa che invochiamo da anni, sgravando di molto di lavoro e responsabilità i due suddetti enti. Sarebbe stato lecito aspettarsi, per esempio, un periodo di test mediante un gruppo di utenti selezionati prima di rendere la piattaforma operativa, procedura tipica non solo delle nuove release di piattaforme web o applicativi commerciali, ma anche e soprattutto per software e firmware di aviazione, ambito a cui i suddetti enti sono sicuramente più abituati.

Non vogliamo nemmeno discutere perché noi troviamo sbagliato che questa piattaforma sia a pagamento. Paghereste voi un servizio che non funziona?

Ci fermiamo qui.

In attesa che il fresco autunnale schiarisca le idee, siamo sempre pronti a collaborare e ci rendiamo disponibili a lavorare per migliorare e aiutare la filiera APR e gli enti che la governano nel loro lavoro, mentre consigliamo a tutti gli operatori che devono necessariamente svolgere operazioni di volo in queste giornate di conservare il vecchio QR code rilasciato da D-Flight e stampare la pagina di errore del nuovo portale D-Flight in attesa sia funzionante.

Buon Ferragosto da parte di tutto il Consiglio Direttivo